Risparmio energetico e riqualificazione energetica chiamano in causa non solo i contesti abitativi, ma anche il mondo della Pubblica Amministrazione e delle imprese.
Temi come il risparmio energetico e la riqualificazione energetica sono oggi più che mai attuali, soprattutto in un periodo storico dove per una questione di sostenibilità ambientale e di taglio degli sprechi, è opportuno ottimizzare i consumi.
Restituire alle generazioni future un Pianeta in condizioni peggiori di come lo si è ereditato, infatti, sarebbe un errore imperdonabile. L’opinione pubblica si sta interessando sempre più a questo tema che coinvolge davvero tutti.
Le azioni di efficientamento energetico chiamano in causa le sedi delle aziende. La diagnosi energetica dei fabbricati tiene conto dell’involucro edilizio, dei sistemi di illuminazione, di riscaldamento, di ventilazione, di condizionamento. Si rivela, perciò, fondamentale quando si tratta di scegliere quali interventi mirati è il caso di porre in essere, al fine di favorire il risparmio energetico.
Lo stesso discorso coinvolge anche le aree pubbliche: gli spazi verdi, i parchi e numerose strade non dispongono più di un’illuminazione h24, perché i Comuni hanno bilanci da presentare e tagliare i costi sembra essere diventata la prassi. Inoltre, si opta con sempre maggiore frequenza per i lampioni a luci LED, molto meno energivore rispetto a quelle a incandescenza. .
Risparmio energetico e riqualificazione energetica possono essere considerati come due facce della stessa medaglia: nonostante agiscano in modo diverso, ambiscono al conseguimento di traguardi complementari e, sotto certi aspetti, simili.

Qual è la differenza che passa fra il risparmio energetico e la riqualificazione energetica?
Ai sensi di quanto indicato all’interno della direttiva europea 2012/27/CE, il risparmio energetico viene inteso come il quantitativo di energia risparmiato dopo che è stata introdotta una misura migliorativa; la riqualificazione energetica, invece, va interpretata come un progresso del valore dell’efficienza energetica.
Quali soni gli interventi volti a garantire il risparmio energetico?
Per ottenere un sostanzioso risparmio energetico, sono necessari tutta una serie di interventi volti a favorire la riduzione dei consumi. Ciò, però, non sempre comporta una migliore efficienza energetica, ma solo ed esclusivamente una diminuzione del fabbisogno reale mediante l’introduzione di uno stile di vita tutto focalizzato attorno all’impiego più responsabile delle risorse.
Di interventi volti ad assicurare un risparmio energetico più o meno considerevole ce ne sono a iosa. Tra quelli che hanno maggiore impatto in ottica aziendale si distingue il miglioramento termico dell’edificio che ospita la sede. Il rifacimento dei pavimenti e lo sfruttamento ottimale dell’energia naturale riduce a tutti gli effetti la dipendenza dalle fonti di energia artificiale.
Regolare correttamente la temperatura del condizionatore o dell’impianto di riscaldamento e l’accensione dei termosifoni con pochi gradi di differenza rispetto alle temperature esterne sono altri comportamenti virtuosi che si registrano come esempi particolarmente calzanti al riguardo.

Sempre negli uffici, i lavoratori farebbero bene a rimuovere la batteria ai laptop, a disconnettere il modem quando non si è operativi, a staccare i caricabatteria una volta che smartphone e tablet sono al 100%, a evitare di lasciare accese quando non se ne avverte il bisogno: si tratta di un insieme di valide soluzioni in materia di abbattimento degli sprechi.
Soprattutto in una fase dove i rincari sono in crescita, al punto che numerose imprese e tantissimi negozi si sono ritrovati a dover chiudere i battenti, tenere sotto controllo i consumi è una mossa intelligente per spendere di meno. Promuovere la cultura della responsabilità è fondamentale in azienda, affinché si evitino inutili sprechi.
Qual è il ruolo della riqualificazione energetica?
La riqualificazione energetica di un sistema è la capacità di un impianto di soddisfare al meglio specifici fabbisogni, ottimizzando i consumi di energia. A fronte di una maggiore efficienza, si ottengono risultati rilevanti e si evitano inutili e costosissimi sprechi. Lo scopo primario dell’efficienza energetica è quello di migliorare l’allocazione dell’energia. Agendo in questo modo, si tutela l’ambiente, perché si inquina di meno.
Numerose sono le azioni di riqualificazione energetica. Il loro denominatore comune è quello di generare calore, illuminazione e raffrescamento, impiegando però sempre meno energia.
Questo ambizioso traguardo è raggiungibile a fronte di opere di coibentazione portate a termine sulle coperture, sulle pareti e sull’intero involucro edilizio. Anche i pannelli fotovoltaici, utilizzati con sempre maggiore frequenza dalle aziende, hanno una rilevante utilità, perché sfruttano energia proveniente da fonti rinnovabili. Strategie green piacciono ai clienti: le aziende che puntano sul risparmio energetico incassano feedback positivi agli occhi degli utenti (che sono pur sempre clienti potenziali).
Ache la Pubblica Amministrazione, in Italia da sempre piuttosto restia al cambiamento, si sta adeguando: per ciò che concerne l’illuminazione, le lampadine a incandescenza troppo dispendiose e inquinanti sono state sostituite con sorgenti a basso consumo, come le lampade LED.

Infine sempre più strategico è il ruolo ricoperto dai radiatori a bassa temperatura e dagli accumulatori di energia elettrica.
Detrazioni fiscali
Da qualche anno a questa parte, le imprese che portano a termine i lavori che garantiscono risparmio energetico possono detrarre parzialmente le spese sostenute per gli investimenti direttamente dall’IRES (imposta sul reddito delle società).
Conclusioni
Risparmio energetico e riqualificazione energetica, nonostante evidenti differenze, sono concetti complementari per il semplice motivo che favoriscono la riduzione dei consumi e la diminuzione dell’impatto ambientale dovuto alle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ridurre il consumo energetico degli edifici resta tuttora uno degli obiettivi più importanti da perseguire a livello politico nazionale e locale. Basti pensare al fatto che in tutto il territorio nazionale, oltre il 65% degli edifici che ospitano le sedi operative e legali delle imprese e gli uffici delle Pubbliche Amministrazioni si dimostra ad oggi inefficiente dal punto di vista energetico. Questo vuol dire solo una cosa: nonostante gli importanti passi in avanti che si sono registrati in Italia, sulla questione del risparmio e dell’efficientamento energetico c’è ancora molto da lavorare sia in ottica aziendale sia nella Pubblica Amministrazione.
I segnali, però, sono positivi: sono state finanziate una miriade di misure, volte a incoraggiare investimenti per fronteggiare al meglio la povertà energetica che colpisce il mondo delle microimprese, delle start-up e delle attività imprenditoriali a conduzione familiare . Anche gli Stati appartenenti all’Unione Europea hanno stanziato più fondi per supportare progetti energetici che potrebbero apportare importanti cambiamenti.
Ragion per cui nel medio lungo termine ci sono tutti i presupposti per poter essere ottimisti!